Conosciamo Aurora
Conosciamo Aurora
“Mi chiamo Aurora Tomaselli, sono nata a Roma il 5 dicembre 1996, amo leggere, scrivere, suonare il pianoforte, giocare all’aria aperta. Se fossi un animale mi piacerebbe essere un’aquila, vorrei spaziare nel cielo, ho sempre sognato di volare libera e vedere tutti i luoghi meravigliosi del mondo”
Così si presentava lei stessa ad una sua mostra di pittura durante la scuola elementare e qualche tempo dopo, poco prima di morire, scriveva in un dialogo immaginario con un bambino che sta per nascere:
“Se dovessi raccontare com’è la vita non saprei da dove cominciare, ma ti posso dire che non sempre è facile. Tu sei troppo piccolo per capire adesso ma credimi io sono passata per strade lunghe e tortuose, che hanno previsto molte scelte difficili da affrontare ma anche gioie immense che non tutti possono capire. Ho cominciato dal tuo stesso punto, sono nata normale, sicura con l’affetto dei miei genitori e non mi sarei mai immaginata cosa mi sarebbe successo poi. Avevo un concetto della vita diverso da ora: a volte ad esempio alcune cose banali e semplici non le valutavo proprio perché non sapevo cosa volesse dire perderle. Ma un giorno qualcosa mi stravolse, posso definirla una malattia ma io preferisco definirla più come un insegnamento di vita perché questo è stato per me”.
L’ultimo tema svolto in classe da Aurora
La malattia
La malattia
Il lungo e faticoso percorso di malattia inizia nell’agosto 2004 quando Aurora cade su una pianta di agave, graffiandosi l’avambraccio destro. A distanza di pochi giorni, essendosi formato, in corrispondenza del graffio, un rigonfiamento dolente, i genitori, su consiglio del medico curante, decidono di sottoporre Aurora dapprima ad una radiografia, poi ad una risonanza magnetica, infine ad una biopsia ossea, che rileverà un problema di natura tumorale: un osteosarcoma di IV grado all’ulna destra.
Seguita dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Aurora è sottoposta a 4 cicli di chemioterapia pre-operatoria per cercare di ridurre la massa tumorale. Nel febbraio 2005, nel corso di un intervento chirurgico, i medici rimuovono il tumore dell’ulna destra e tre formazioni sospette risultate poi, all’esame istologico, aggregati linfoidi. Dopo il regolare decorso post-operatorio, a completamento della terapia, Aurora si sottopone ai restanti 14 cicli di chemioterapia, terminandola ad ottobre 2005, e a successivi controlli trimestrali che per un anno intero non evidenziano nuove insorgenze.
Nell’ottobre 2006, la bambina accusa altri disturbi al braccio destro e la biopsia evidenzia un ulteriore osteosarcoma all’omero. Di nuovo presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, tra Novembre 2006 e Febbraio 2007, Aurora viene sottoposta a due cicli di chemioterapia pre-operatoria, all’intervento di asportazione della lesione all’omero e ricostruzione con protesi composita e infine ai restanti due cicli post-operatori.
Nel Settembre 2007 la tac evidenzia tre noduli al polmone sinistro e una metastasi alla spalla destra. In data 23 Ottobre 2007 si procede all’esportazione di quattro formazioni nodulari polmonari. Nello stesso intervento viene escissa la neo-formazione nel muscolo della spalla destra.
A maggio 2008 Aurora subisce un delicato intervento durante il quale vengono asportate quattro metastasi riconducibili alla malattia. Accusando da qualche tempo un dolore al calcagno sinistro, è poi sottoposta, tra Giugno e Luglio 2008, ad una risonanza magnetica e a una biopsia sotto controllo tac; l’esame istologico evidenzia ancora una volta una metastasi tumorale.
Nei successivi controlli, le tac evidenziano dapprima due metastasi di 0.3 e 14 mm al polmone sinistro (di cui una adiacente al mediastino non operabile), poi la presenza di una nuova lesione, l’ingrandimento della metastasi al calcagno e una formazione al muscolo deltoide della spalla destra. Nel Dicembre 2008, la tac mostra l’ingrandimento di tutte le metastasi tranne una rimasta invariata rispetto al precedente controllo. Dopo tre mesi le nuove indagini confermano la progressione della malattia: le lesioni al polmone sono ora quattro (la più grande di 4,2 cm.), la metastasi al deltoide (7 cm.) e quella al calcagno (oltre 12 cm.). Il 19 maggio 2009 Aurora viene sottoposta ad intervento chirurgico di amputazione della gamba sinistra e il 17 Agosto 2009 all’escissione della lesione alla spalla destra.
I successivi controlli di Settembre 2009 evidenziano la comparsa di altre due metastasi (localizzate al polso e alla clavicola destra) e l’ingrandimento delle formazioni maligne ai polmoni, nonostante la somministrazione di chemioterapici per via orale.
Il 22 Dicembre 2009 Aurora è sottoposta ad intervento chirurgico di escissione della lesione all’ulna destra e il 12 Gennaio 2010 di quella nella regione sterno-claverale. In seguito a quest’ultimo intervento i medici consigliano di lasciare Aurora tranquilla dato che la lesione più grande in prossimità del mediastino sta crescendo velocemente, non è più operabile e la costringe a respirare grazie all’ausilio dell’ossigeno. Il 27 Marzo 2010, alle 2.40 il suo corpo ormai stanco va a riposare, vinto dalla malattia, che tuttavia non è riuscita a scalfire la sua bellezza, la sua forza, il suo coraggio e il suo sorriso.
Ringraziamo sentitamente e con il cuore
i medici, gli infermieri e i volontari del Rizzoli di Bologna e dell’I.R.E. di Roma che si sono presi cura di Aurora e con i quali lei aveva instaurato un rapporto di reciproca stima, confidenza e fiducia. Citiamo i dottori e professori: Roberto Biagini, Antonio Briccoli, Marilena Cesari, Leonardo Favale, Stefano Ferrari, Stefano Lari, Alessandra Longhi, Marco Manfrini, Vincenzo Salducca, Giuseppe Teori e Carmine Zoccali, gli infermieri: Mario, Matteo e Morena, la volontaria: Maria Grazia e Paolo Sbruzzi.